Orientamento sistemico-relazionale - Daniele Amistadi Psicologo
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Orientamento sistemico-relazionale

L’approccio sistemico-relazionale

L’orientamento sistemico relazionale ha origini negli anni ’50. In Italia si è sviluppato un apporto costante negli anni di innovazione e centralità al benessere della persona, di ricerca e di lavoro clinico. Il “Modello della Scuola Milanese” di Selvini Palazzoli, Boscolo, Cecchin e Prata, ha la più importante tradizione di ricerca sistemica diffusa a livello internazionale.

L’approccio sistemico-relazionale è uno degli orientamenti più diffusi in psicoterapia, riconosciuto come modello di riferimento formativo dal Ministero dell’Istruzione. E’ alla base di terapie familiari, di coppia e anche individuali; in questo ultimo caso si può parlare di approccio metodologico sistemico-relazionale-individuale, secondo il quale la famiglia viene intesa come il sistema di riferimento principale nell’esperienza emotiva di una persona, come primo contesto esperienziale all’interno del quale il soggetto si forma, si struttura, costruisce il proprio assetto identitario e psicologico. Tale approccio considera, da un lato, la struttura familiare come “l’invisibile insieme di richieste funzionali che determina i modi secondo i quali i componenti della famiglia interagiscono” (S. Minuchin), dall’altro, il sistema famigliare quale unità inserita in un contesto più ampio del sovra-sistema sociale di cui fa parte, nella rete sociale in cui è inserito ed interagisce.

Il malessere presentato dalla persona non viene letto esclusivamente come problema dell’individuo, ma come espressione di disagio che affonda i suoi significati nei diversi sistemi di appartenenza, in primis la famiglia sia quella attuale che quella d’origine (prospettiva trigenerazionale). il sistema più importante nella vita di un individuo è la famiglia.

Non si può vivere senza relazioni, tutto è relazione.

In questo approccio l’attenzione e l’intervento sono focalizzati sulle relazioni interpersonali, attuali e remote, che percorrono la storia individuale e familiare. L’intervento a livello relazionale permette di mettere in luce risorse e vincoli che sono caratteristici dei sistemi di appartenenza. Una riorganizzazione nei comportamenti interpersonali favorisce l’impiego di nuove risorse.

In ambito clinico, proprio in Italia è nata e si è sviluppata una delle più importanti tradizioni di ricerca sistemica, di notorietà e diffusione internazionale: il cosiddetto “Modello della Scuola Milanese”,  di Selvini-Palazzoli, Boscolo, Cecchin e Prata.